Greenmore, l’agricoltura che piace ai giovani

Greenmore-Ied

Greenmore è un progetto di IED e Coldiretti .

L’agricoltura sta vivendo un momento di particolare attrattività, grazie alle filiere Km0 e grazie all’avvicinarsi dell’Expo.

Ma nell’immaginario comune l’attività agricola è spesso associata alla categoria degli anziani, soprattutto se si parla non di grandi estensioni coltivate in modo meccanizzato ma di orticoltura.
Qualcosa però sta cambiando. Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, porterà a Milano nel prossimo mese di ottobre Terra Madre, la manifestazione da lui ideata e che per la prima volta sarà riservata ad agricoltori under 40.
L’Istituto Europeo di Design ha ideato, insieme a Coldiretti Giovani Impresa e con il coordinamento di Hagakure, un bel progetto di agricoltura urbana collaborativa e partecipativa che ha per motto “coltivare la fiducia”.

Il progetto è stato presentato a Milano durante la Social Media Week (nella foto) e qualche giorno fa a Seeds&Chips, un evento dedicato alle startup tecnologiche in ambito Food.

Greenmore-Ied

I ragazzi dello Ied hanno un sogno: “orti più affollati delle discoteche”.

E con questa vision hanno concepito Greenmore, un vero e proprio brand da realizzarsi in diversi spazi urbani: un luogo in cui coltivare prodotti agricoli con le più moderne tecniche indoor e outdoor; una serie di orti diffusi sui tetti dei palazzi cittadini; un bar-ristorante “vegan friendly”, in cui consumare prodotti freschi e sani, non a km0 ma addirittura a mt0; un’area dove realizzare eventi culturali legati al benessere psico-fisico; un mercato dove vendere gli ortaggi prodotti in proprio, senza escludere quelli di altre aziende agricole.

Il lavoro dei volontari viene organizzato tramite un’applicazione mobile.

Ma l’aspetto più interessante di Greenmore, quello che dovrebbe attrarre i giovani più di un locale di divertimento, è quello partecipativo, da realizzarsi con l’ausilio delle tecnologie mobili.

Attraverso un’applicazione per smartphone e tablet si gestirebbe il lavoro dei giovani volontari, disposti a dedicare un po’ del loro tempo guadagnando in cambio dei punti che potranno far vincere loro un viaggio, un abbonamento in palestra o dei cd musicali.

Oltre a gestire il lavoro volontario (che avverrebbe sotto la guida di agricoltori esperti) in modo organizzato e coordinato, l’app servirebbe anche a recensire i prodotti, a reclutare altri volontari e a conquistare clienti.

Secondo alcuni studi nel 2030 il 70% della popolazione vivrà in centri urbani.

L’idea è nata da alcuni studi secondo cui nel 2030 oltre il 70% della popolazione mondiale vivrà in grandi centri urbani e dalla tendenza sempre più diffusa a nutrirsi in modo sano e rispettoso dell’ambiente naturale.
Il progetto Greenmore per ora è solo sulla carta (al momento gli unici contatti sono con Coldiretti e con il Comune di Milano), ma si spera che qualche sponsor si faccia avanti per poterlo finalmente realizzare.

 

Annamaria Vicini
Annamaria Vicini
Giornalista pubblicista ho collaborato con quotidiani nazionali (L'Unità, Corriere della Sera, Il Giorno) e, dopo essermi trasferita da Milano in Brianza, con testate a carattere locale. Fulminata sulla via del web, sono passata nel 2001 a dirigere un sito Internet e una tivù a circuito chiuso nell'ambito della Grande Distribuzione. Ho realizzato house organ aziendali e mi sono occupata di Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni. Attualmente lavoro come free-lance e sono Digital Champion di Merate (Lc).

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