MOBILITA’ “VERDE”: ENI E LEGAMBIENTE SCRIVONO IL LIBRO DEI SOGNI

La tecnologia può contribuire a farci vivere meglio? Una risposta (positiva) viene dal convegno “Via libera alla mobilità” che si terrà domani a Firenze e che costituisce la terza tappa del progetto EnergyThink (http://www.energythink.it) di Eni e Legambiente.
Auto ad acqua o ad alcol, bus a idrogeno, bici fotovoltaiche, taxi “verdi”….: per l’Italia sembra più un libro dei sogni che un futuro a portata di mano, ma già parlarne può costituire il primo passo per dare al progetto una veste più realistica.
Prendete per esempio i biocarburanti: per anni ci siamo chiesti perché mai in Italia non si potesse fare quello che altri Paesi hanno introdotto da tempo, come le auto che vanno a bioetanolo. Abbiamo scoperto che uno dei motivi è che il bioetanolo, soprattutto quello prodotto dai cereali, non è un carburante ottimale in quanto la sua produzione, oltre a entrare in competizione con il settore alimentare, comporta un dispendio di energia pari a quella generata. Particolarmente interessante quindi ci sembra la relazione di Matteo Prussi, ingegnere specializzato in energie rinnovabili, che illustrerà le ricerche in corso su biofuels generati da produzioni innovative quali microalghe destinate a essere trasformate in biodiesel.
Un altro problema importante è quello legato alla possibilità di ricarica per le auto elettriche, in fase di  produzione da parte di diverse case automobilistiche. Google e Apple si contendono il primato nel fornire un servizio per la ricerca dei punti di rifornimento, per ora purtroppo destinato ai soli utenti Usa: se Big G offre un database preconfezionato di 7.000 stazioni, la casa della mela punta sulla partecipazione all’aggiornamento della “app” da parte di chi offre volontariamente la propria presa per la ricarica prefigurando così anche una sorta di community “green”.
Insomma il programma è allettante e non resta che sperare che dalle parole si passi poi ai fatti. Anche se i recenti e consistenti tagli governativi negli investimenti a favore delle energie rinnovabili non inducono certo all’ottimismo.

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Annamaria Vicini
Annamaria Vicini
Giornalista pubblicista ho collaborato con quotidiani nazionali (L'Unità, Corriere della Sera, Il Giorno) e, dopo essermi trasferita da Milano in Brianza, con testate a carattere locale. Fulminata sulla via del web, sono passata nel 2001 a dirigere un sito Internet e una tivù a circuito chiuso nell'ambito della Grande Distribuzione. Ho realizzato house organ aziendali e mi sono occupata di Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni. Attualmente lavoro come free-lance e sono Digital Champion di Merate (Lc).

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