Facebook invia un’e-mail agli iscritti per aggiornamenti.

Facebook è destinato a un lento declino?
Dopo una fase di boom impressionante che ha portato il social network a diventare il più popolare e il più seguito di tutti con oltre un miliardo di utenti nel mondo, ora sembrerebbe aprirsi una parentesi negativa dagli effetti imprevedibili.

Da qualche giorno (a me personalmente è arrivata ieri, 30 agosto) il “Libro delle facce” sta recapitando ai suoi iscritti un’e-mail in cui segnala l’intenzione di apportare alcuni “aggiornamenti” che riguardano in particolare la pubblicità; l’uso del nome, immagine del profilo, contenuti e informazioni personali; le applicazioni usate; i dati condivisi con dispositivi mobili.
L’e-mail contiene un link (https://www.facebook.com/notes/facebook-site-governance/riassunto-sezione-per-sezione/10153201114045301) per approfondire e commentare le novità che verranno introdotte.

Solo 7 giorni per inviare proposte di modifica.

Il tutto sembra a prima vista molto democratico e trasparente, ma questa impressione svanisce presto.
Innanzitutto si lasciano solo sette giorni per inviare opinioni e proposte di modifica.
In secondo luogo il testo si presenta molto lungo e farraginoso: problemi di traduzione o tentativo di confondere le idee a chi legge?
Per comprendere a fondo occorrerebbe molto tempo: quanti hanno voglia di spenderlo per qualcosa che solitamente viene considerato un innocuo passatempo?
Anche ammesso che qualcuno avesse voglia di dedicarci alcune ore, dubito che riuscirebbe a capire veramente tutte le proposte di modifica presentate, tranne forse chi è in possesso di una solida cultura giuridica.

Con frasi sibilline si paventa un possibile addebito di costi.

Significativo il numero e il tono dei commenti che si leggono in calce: nella quasi totalità si diffida Facebook dall’utilizzo dei propri dati per scopi commerciali.
Molti poi si interrogano sul significato di un periodo sibillino che recita così:

Cellulari e altri dispositivi. Facebook fornisce i propri servizi gratuitamente, ma vogliamo assicurarci che gli utenti sappiano di essere a carico di eventuali addebiti e costi, inclusi quelli relativi all’invio di messaggi di testo e al trasferimento dei dati, associati all’utilizzo di Facebook e alla ricezione di contenuti sul loro dispositivo, inclusi quelli sponsorizzati o di natura commerciale”.
Che cosa significa? Che l’utilizzo del social network tramite smartphone e tablet diventerà a pagamento?
Voi che cosa ne pensate? Ci dobbiamo aspettare una fuga in massa da Facebook?

Copiare gli scritti altrui non solo è vietato dalla legge, ma è indice di scarso senso etico. Se ti piace quello che ho scritto e lo vuoi riprodurre altrove, fallo pure, ma per favore cita la fonte.

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