Trovare lavoro all’estero è il sogno, o forse una necessità, per molti giovani italiani: ben l’82% degli intervistati nell’ambito di una ricerca svolta da Uniplaces ha dichiarato infatti di non escludere questa possibilità. Ma quali sono i paesi che offrono più chances? Per la startup, big delle prenotazioni online di alloggi per studenti, è meglio non guardare solo alle mete più conosciute e gettonate come Regno Unito, Germania, Svizzera e Francia. L’invito è ad ampliare l’orizzonte verso paesi apparentemente meno appetibili ma allo stesso tempo meno inflazionati.
Nel 2015, secondo i dati Istat, sono stati 102.000 gli italiani che hanno lasciato il nostro paese, il 15% in più rispetto all’anno precedente. Le mete prescelte sono quelle sopraelencate, con in testa quel Regno Unito che di recente ha deciso l’uscita dall’Unione Europea con conseguenti probabili future restrizioni all’ingresso di lavoratori stranieri. Ma anche la Svizzera ha lanciato ripetuti messaggi di eccessiva “saturazione” del mercato del lavoro per i non autoctoni. Perché quindi non cercare altri luoghi di destinazione meno conosciuti ma con alte probabilità di trovare un’occupazione?
Ai giovani che decidano, una volta completati gli studi, di cercare lavoro all’estero come 1a esperienza, l’azienda suggerisce tre mete: Malta, Olanda e Repubblica Ceca, paesi in cui la disoccupazione giovanile si aggira intorno all’11%. Con un’avvertenza: astenersi quanti aspirano a stipendi da nababbi, dato che la busta-paga minima è rispettivamente di 1.500, 720 e 330 euro al mese, anche se questa va rapportata al costo della vita che a Malta e in Repubblica Ceca è inferiore dell’81% e del 58% rispetto alla media europea.
Altre destinazioni suggerite da Uniplaces e che si adattano meglio a quanti cercano un lavoro all’estero ben retribuito sono Austria e Danimarca. Anche questi paesi hanno un tasso di disoccupazione che supera di poco il 10% e per di più vantano, soprattutto la Danimarca, salari medi tra i più alti in Europa. Attenzione, però: secondo il country manager Uniplaces Italia, Giampiero Marinò, “bisogna tener presente che qui la retribuzione varia molto in base al settore in cui si lavora. Sia in Austria che in Danimarca gli specifici stipendi sono determinati tramite contratti collettivi e non esiste un salario minimo fissato per legge”.
Ai ragazzi che stanno pensando di cercare fortuna all’estero Uniplaces raccomanda quindi di scegliere la propria meta confrontando il costo della vita nei diversi paesi, valutando le prospettive lavorative che vi potrebbero trovare in relazione ai propri studi e al settore in cui vorrebbero lavorare, calcolando per quanto tempo potrebbero mantenersi con i propri risparmi.
“Analizzare questi elementi aiuta a scegliere una destinazione sulla base delle proprie reali necessità, mentre spesso la decisione viene presa emotivamente, senza aver fatto le dovute considerazioni”, è il consiglio del country manager di Uniplaces Italia.