Ebbene sì, lo confesso. Sono stata affetta da dipendenza da bip-bip, quel trillo (fastidioso per chi ci sta intorno ma delizioso per le nostre orecchie!) che segnala l’arrivo di un sms. Ancora oggi non sono del tutto guarita, ma posso ragionevolmente dire di essere scampata a una delle peggiori patologie da uso distorto delle N. T.
Circa un anno fa mi sono accorta di alcuni segnali preoccupanti come dover accendere il cellulare ancora prima di alzarmi dal letto (e ovviamente dormire con il malefico apparecchietto sul comodino) o non riuscire a gustarmi una cena con gli amici per messaggiare con una persona che mi stava particolarmente a cuore. Allarmata ho stilato alcune regole di comportamento che mi sono imposta di osservare rigorosamente e…. ha funzionato! Oggi posso tranquillamente non osservarle più perché, come dicevo, mi sento fuori dal tunnel.
Le trascrivo qui a beneficio di qualcuno che avesse lo stesso problema:
1) Non accendere il cellulare prima di aver fatto colazione.
2) Non rispondere immediatamente agli sms, ma aspettare almeno mezz’ora.
3) Guardare il cellulare con occhio distaccato e ripetere: “E’ solo un oggetto come tanti, non è il mio prolungamento!”.
4) Se si esce, qualche volta lasciarlo a casa (se proprio non ce la si fa, lasciarlo almeno in una stanza diversa da quella in cui ci si trova).
5) Se ci si accorge di essere particolarmente dipendenti dagli sms di una persona, non rispondere a tutti i suoi messaggi ma solo ad alcuni (inutile dire che c’è il rischio che la persona si incazzi, ma qualche sacrificio bisogna pur farlo!).
Bene, io ho fatto la mia parte. Ora fate la vostra.
Che cosa voglio in cambio? Che mi sommergiate di sms!!!!!