L’ ORCO DI AVETRANA E L’INFORMAZIONE MALATA

Otto del mattino, ma forse anche prima. Accendo la radio, è la prima cosa che faccio appena alzata dal letto, la fame di notizie non è mai sazia. Sto facendo colazione, anche lo stomaco reclama la sua parte. Sintonizzata su “Radio 24” mi aspetto di conoscere gli ultimi fatti: scuola, lavoro, sanità, trasporti… insomma, i problemi che affliggono noi comuni mortali. E invece il giornalista inizia a dare lettura del verbale dell’Orco di Avetrana, particolari agghiaccianti e scabrosi, peraltro già noti perché ce li aveva ammanniti il Tg de La7 ieri sera.
Non so se mi spiego: Radio 24 è la radio di Confindustria ma, al di là di questo, è una radio che apprezzo perché i suoi giornalisti sono sempre professionali e l’informazione è precisa e puntuale; La7 è uno dei pochi canali televisivi che ancora si possono guardare e il Tg di Mentana è davvero ben fatto.
Ma perché dare in modo ossessivo informazioni su particolari morbosi di una vicenda che è innanzitutto privata? Non sto dicendo che non si debba informare su questi fatti, che rivestono comunque anche un interesse collettivo in particolar modo quando la vittima è minorenne, ma c’è modo e modo di farlo! Se si vuole evitare che fatti così terribili si ripetano, non serve, anzi è addirittura controproducente insistere su particolari morbosi che servono solo a solleticare istinti primordiali.
Ho spento la radio e ho acceso il pc. In rete almeno le informazioni me le scelgo io, posso farmi io la mia playlist di notizie, senza sentirmi “violentata” da un’informazione che sta perdendo completamente di vista il suo ruolo pubblico. Non si pretende che l’informazione educhi, non è il suo compito. Ma che informi bene, almeno questo, sì!

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Annamaria Vicini
Annamaria Vicini
Giornalista pubblicista ho collaborato con quotidiani nazionali (L'Unità, Corriere della Sera, Il Giorno) e, dopo essermi trasferita da Milano in Brianza, con testate a carattere locale. Fulminata sulla via del web, sono passata nel 2001 a dirigere un sito Internet e una tivù a circuito chiuso nell'ambito della Grande Distribuzione. Ho realizzato house organ aziendali e mi sono occupata di Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni. Attualmente lavoro come free-lance e sono Digital Champion di Merate (Lc).

3 Comments

  1. Anonymous ha detto:

    Ciao Annamaria,aggiungigi trasmissioni come quarto grado,chi l’ha visto che hanno costruito degli speciali sul fatto.
    Ieri hanno finito di estrarre i 33 minatori Cileni senza che nesssuno se ne accorgesse..ti pare giusto?!
    Erano presenti all’evento solo 2500 giornalisti,ovviamente il presidente del Cile(anche Berlusconi era li ha fatto arrivare lui dall’Italia la gabbia di salvataggio lui è esperto).

    Ti lancio un’idea :
    Perchè non crei il blog delle notizie 🙂 sorridenti?quelle di cui tutti avremmo bisogno per mantenere accesa la fiammella della speranza!
    Pinarello

  2. Odin ha detto:

    Pienamente d’accordo. Qui da noi anche il male, le tragedie e il dolore vengono viste solo e soltanto in funzione dello share che determinano.
    Sono solo parte dello spettacolo.
    In questi giorni ne ho viste di tutti i colori, spacciate da diritto di cronaca o obblighi del giornalismo hanno mandato in onda parole su parole su parole condendole di giudizi e violenza mediatica per chi sta oltre.

  3. Afrodite ha detto:

    Grazie per i vostri commenti. Ho constatato che nei giorni successivi al mio post sia Radio 24che il tg La 7 hanno molto ridimensionato lo spazio assegnato questo fatto di cronaca dando solo le informazioni essenziali. Questo anche oggi, nonostante la novità del presunto coinvolgimento della cugina nell’omicidio di Sarah. Forse siamo stati in tanti a lamentarci e questo indubbiamente è un segnale che dà speranza.

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