EMIGRANO A LONDRA PER POTER APRIRE UN CONTO CORRENTE. STORIA DI TRE GIOVANI CHE NON CERCAVANO UN POSTO FISSO

Il posto fisso non c’è più ed è pure noioso: quindi, cari giovani, scordatevelo. Più o meno è quello che ha sostenuto ieri sera a Matrix il premier Mario Monti, suscitando non poche polemiche a cui voglio aggiungere un po’ di sale raccontando una storia emblematica.
Due anni fa tre ragazzi milanesi, Maurizio Castelli, Federico Lattuada e Jacopo Visetti, avendo intuito in anticipo quello che Monti ha affermato ieri, hanno fondato una start-up all’avanguardia, la AitherCo2.
I tre giovani, studi in Scienze Bancarie alla Cattolica, sono convinti ecologisti ma ci sanno fare anche con il business. Hanno letto l’accordo di Kyoto e sanno che a ogni Paese è stata assegnata una quota di emissioni di Co2, quota che può essere sforata se compensata con l’acquisto di crediti da altri Paesi più virtuosi.
Fondano quindi una società, la AitherCo2 appunto, che si offre come intermediaria per la movimentazione dei diritti di emissione. Presto arriva il primo contratto da 30.000 euro, ma non fanno in tempo a festeggiare perché la festa è rovinata da una telefonata della banca presso cui avevano aperto il conto intestato alla società. Il conto va chiuso, dice la banca, perché loro sono troppo giovani per gestire cifre così alte. I nostri per fortuna non si perdono d’animo: abbandonano la baracca e volano a Londra, dove in due giorni aprono un nuovo conto corrente.
La storia di Maurizio, Federico e Jacopo e della loro start-up l’ha raccontata Luca Pagni lunedì scorso sul supplemento di Repubblica “Affari e Finanza”. Quando l’ho letta non volevo crederci e ho dovuto rileggerla per rendermi conto che quello che Pagni raccontava, per quanto assurdo possa sembrare, è successo in un Paese che si chiama Italia, dove ai giovani si dice che devono dire addio al posto fisso e inventarsi qualcosa di nuovo ma quando poi lo inventano gli si mette i bastoni tra le ruote.
Sono andata sul sito della società e vi invito ad andarci (http://www.aitherco2.com/ita/). Sono rimasta molto colpita dal fatto che i ragazzi che l’hanno fondata affermano che l’obiettivo è la salvaguardia dell’ambiente, ma giungere all’eliminazione totale delle emissioni non è facile e richiede tempo.
Un occhio all’utopia e uno alla realtà. Ecco, è così che dovremmo vivere tutti. Perché Matrix non invita i tre pionieri a raccontarcelo?

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Annamaria Vicini
Annamaria Vicini
Giornalista pubblicista ho collaborato con quotidiani nazionali (L'Unità, Corriere della Sera, Il Giorno) e, dopo essermi trasferita da Milano in Brianza, con testate a carattere locale. Fulminata sulla via del web, sono passata nel 2001 a dirigere un sito Internet e una tivù a circuito chiuso nell'ambito della Grande Distribuzione. Ho realizzato house organ aziendali e mi sono occupata di Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni. Attualmente lavoro come free-lance e sono Digital Champion di Merate (Lc).

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