Una storia di successo, che in sei anni ha visto oltre 12 mila persone partecipare alle passeggiate e decine di migranti formati come accompagnatori interculturali. Il progetto Migrantour del tour operator Viaggi Solidali ha vinto la medaglia d’argento nella categoria Best Innovation  del World Responsible Tourism Award, il riconoscimento che ogni anno premia le migliori pratiche di turismo responsabile a livello mondiale.

Turismo responsabile: che cos’è Migrantour

Migrantour è un progetto europeo nato nel 2010 a Torino da un’idea di Viaggi solidali. Passeggiate interculturali  nelle nostre città, ma viste attraverso lo sguardo di chi ha lasciato il proprio Paese d’origine in cerca di una vita migliore o di orizzonti più vasti.

Da Torino, su impulso dell’ International Fund for Agricultural Development, agenzia della Fao, e grazie al partenariato con alcune Ong, il progetto si è poi esteso ad altre città italiane ed europee: Milano, Genova, Firenze, Bologna, Roma, Napoli e Parigi, Marsiglia, Lione, Valencia e Lisbona.

Le passeggiate avvengono con diverse tipologie di itinerari, guidati da circa 7 accompagnatori interculturali in grado di condurre le visite nelle principali lingue veicolari (italiano, inglese, francese, spagnolo), oltre che nelle proprie lingue madri (dall’arabo al somalo, ucraino, cingalese, urdu, albanese).

Il progetto, in quanto legato a un finanziamento europeo, si è concluso nel luglio 2015. A novembre 2016 è arrivato il prestigioso riconoscimento del World Travel Market di Londra, per la prima volta assegnato a un tour operator italiano attivo nel settore del turismo responsabile.

Ma il seme gettato sta continuando a germogliare.

Come tour operator stiamo continuando a mantenere vivi i rapporti” – dice Enrico Marletto, presidente di Viaggi Solidali – “Sto ricevendo chiamate da varie città, come Venezia e Bruxelles, interessate a replicarlo. Migrantour è una rete aperta, da parte nostra stiamo procedendo a registrare il marchio“.

Viaggi solidali è un tour operator di Turismo Responsabile

Se il progetto Migrantour ha una storia abbastanza recente, Viaggi Solidali viene un po’ più da lontano. Alla fine degli anni Novanta era un’associazione culturale che in collaborazione con l’ong Cisv Torino organizzava viaggi in Africa e America Latina per i propri associati.

A quell’epoca eravamo un po’ dei pionieri, ci prendevano per matti – racconta Marletto, che viene dal mondo musicale nel cui ambito organizzava viaggi per assistere ai concerti – Poi, grazie a Internet e al primo sito abbiamo cominciato a crescere“.

Nel 2004 la svolta: da associazione a impresa in forma cooperativa.

Il modello cooperativo ci sembrava quello che meglio rispondeva ai nostri valori etici. Anche il paradigma in base a cui ogni testa vale un voto, indipendentemente dal capitale versato, ci è sembrato interessante“.

Nessun Business Plan, all’origine, confessa il presidente, ma un’intuizione destinata a rivelarsi vincente: nel mercato del turismo di massa stava emergendo una nicchia di potenziali clienti che volevano unire al viaggio anche un’esperienza significativa.

La diffusione di Internet, oltre al passaparola, ha fatto il resto.

Oggi la cooperativa ha 7 soci, di cui 5 sono soci lavoratori. Il volume d’affari è positivo e, a parte un fido e un piccolo finanziamento regionale a fondo perduto, non sono stati necessari finanziamenti.

Le spese sono limitate e i clienti pagano in anticipo, a parte le scuole. All’inizio anche il legame con il settore del commercio Equo e Solidale ci ha dato una mano, ma poi bisogna offrire prodotti di qualità altrimenti non si va da nessuna parte. Importante è anche comunicare bene quello che offri“.

Marletto, laureato in Scienze Politiche, è sempre stato appassionato di Psicologia.

Noi  non vendiamo prodotti che si possono vedere e toccare. Noi vendiamo sogni, e questo vuol dire entrare nell’immaginario delle persone per capire che cosa può realizzare i loro desideri“.

Migrantour è stato il progetto che ha lanciato Viaggi Solidali in una dimensione internazionale. Anche questo un sogno, che si è realizzato.

 

 

13 Dicembre 2016
Turismo solidale (Migrantour)

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