Questa è una storia, una bella storia che racconta come si possa diventare il più giovane editore italiano coltivando una passione nata nell’adolescenza.
Lui è Francesco Giubilei, 23 anni, e due case editrici al suo attivo: Historica e Giubilei-Regnani .
La prima, fondata nel 2008, ha un catalogo di circa 150 titoli (soprattutto narrativa e viaggi) e vanta collaborazioni di peso come quella con la scrittrice Francesca Mazzucato; la seconda, nata nel 2013 in partnership con l’imprenditore Giorgio Regnani, punta in particolare sulla saggistica divulgativa.
La passione per i libri ha colpito Francesco a soli 14 anni, quando da Cesena (dove è nato) andava in vacanza dal nonno paterno in Umbria. Un nonno speciale, maestro elementare e possessore di una ricca biblioteca in cui il giovane nipote si tuffava pescando a piene mani.
Poi ha pensato di aprire un blog per parlare di cultura, quando ancora i blog non erano così diffusi e i social network non esistevano. Attorno al blog è nata quella che oggi si chiamerebbe una community e da lì è sorta l’idea di pubblicare una rivista.
In quel periodo Francesco era ancora minorenne e ed è stato grazie alla nonna umbra se ha potuto dare una veste legale all’associazione da lui creata.
Nel 2008, la svolta: viene pubblicato il primo libro, un romanzo, da distribuire in allegato alla rivista. Nello stesso anno, l’incontro alla Fiera del Libro di Modena con l’imprenditore Giorgio Regnani che opera in un settore di eccellenza del Made in Italy, quello dell’aceto balsamico: da lì nasce una collaborazione che porterà alla fondazione della seconda casa editrice.
L’abbiamo chiesto direttamente a Francesco Giubilei.
“Ho frequentato il Liceo scientifico e poi ho conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne a Roma. A Milano invece ho fatto la specialistica in Cultura e Storia delle imprese editoriali. Attualmente sto frequentando la specialistica in Storia. Ma non sono stati i miei studi la chiave della mia realizzazione. Anzi, per quanto riguarda il mio percorso posso dire che l’Università è totalmente scollegata dal mondo del lavoro”.
Dove ha imparato quindi a fare l’editore?
“Lavorando sul campo, a volte anche sbagliando. Ho lavorato molto e mi sono trovato ad affrontare problemi non indifferenti. Ma poi si viene ripagati, ora sono soddisfatto”.
E questo l’ha sicuramente aiutato a immergersi ancora di più in questa realtà.
E’autore di cinque opere letterarie: si tratta in prevalenza di romanzi storici, il primo l’ha realizzato intervistando il nonno sulla Grande Guerra e sul periodo fascista, un altro riprende una leggenda umbra nata intorno a un fatto storico realmente accaduto nel 1237 e un altro ancora è ambientato in Canada, nel Québec, dove ha vissuto per un certo periodo con la sua famiglia d’origine.
Ora c’è un nuovo progetto che lo sta appassionando: si chiama Cultora ed è un sito di informazione culturale diretto da Daniele Dell’Orco che vanta una sessantina di collaboratori in prevalenza giovani. Su Facebook ha tagliato il traguardo dei 15.000 like.
Un’altra bella soddisfazione per il più giovane editore d’Italia!