Milano città internazionale vuole internazionalizzarsi ancora di più: ne sono prova i recenti viaggi del sindaco prima a Londra e poi a Tokyo. Per trovare nuove idee che ne rilancino l’immagine all’estero Comune e Camera di Commercio si appellano ai creativi delle startup.
Dopo il successo di Expo servono nuove idee per rilanciare l’immagine di Milano internazionale. E soprattutto serve un brand che la renda visibile e percepibile da tutti, come la Grande Mela lo è per New York. Difficilmente però la creatività potrà nascere dall’interno dell’Amministrazione pubblica. E così, dopo aver istituito un Comitato Brand Milano composto da esponenti della società, delle professioni e delle università (lo creò Pisapia nel 2012 proprio in vista dell’Expo) ora ci si rivolge alle startup e alle agenzie di comunicazione attraverso il Tavolo Giovani.
Infatti l’appuntamento mensile riservato all’iniziativa nata dalla collaborazione tra la Camera di Commercio e il Comune di Milano, svoltosi ieri a Palazzo Giureconsulti, era proprio dedicato al tema “La comunicazione come leva di competitività”, hastagh #MilanoInternazionale.
Dieci gli esponenti di altrettante startup (anche se non proprio tutte potrebbero definirsi tali) convocati dal Tavolo:
Oltre a loro intorno al tavolo quattordici Young Leaders del progetto di Unioncamere e Regione Lombardia Invest in Lombardy, struttura dedicata all’attrazione di investimenti nonché esempio virtuoso di partnership tra settore pubblico e società private.
Tra le idee emerse sono state particolarmente apprezzate quelle di costruire una narrazione in cui siano gli stessi milanesi a illustrare la loro città (Alessia Cicuto di Brand Stories), di gemellarsi con città avanzate nel campo dell’innovazione digitale come per esempio Buenos Aires (Juan Barberis di Lide Italia), di ispirarsi per la creazione del brand al progetto dell’area Garibaldi-Repubblica realizzato per metà da architetti italiani e per l’altra metà da architetti di altre nazioni (Ilaria Nava di IlariaNavaStudio).
Creare un brand per Milano non è facile. Il perché lo ha spiegato il capo di gabinetto del sindaco, Mario Vanni, parlando delle molte anime della metropoli, che non sono solo la finanza, la moda o l’industria perché se consideriamo il suo hinterland anche l’agricoltura vanta delle eccellenze, per non parlare dell’arte e della cultura (pochi sanno per esempio che la maggior parte dei premi Nobel italiani sono milanesi di nascita).
Ma Milano all’estero è molto apprezzata anche per l’innovazione tecnologica come ha ricordato Giacomo Biraghi, mentre l’amministratore delegato di Fiera Milano Congressi Francesco Conci ha evidenziato un dato molto positivo per la capacità di attrazione della metropoli milanese: negli ultimi cinque anni gli eventi internazionali realizzati in Fiera hanno registrato un incremento di presenze del 15%.
Il prossimo appuntamento per il Tavolo Giovani, fissato per il 26 ottobre, sarà dedicato al tema dell’innovazione sociale.