A 34 anni ha già fondato tre startup di successo

Nicholas Caporusso

Nicholas Caporusso è uno dei 10 giovani migliori innovatori italiani.

A soli 34 anni ha già fondato tre startup di successo (Quiris, AriesIntact) e collezionato diversi riconoscimenti.

Ma non chiamatelo startupper: “suona un po’ come disoccupato“, dice. Lui è Nicholas Caporusso, pugliese di Bari ma anche cittadino del mondo. Attualmente vive tra l’Italia e Berlino, dopo aver studiato negli Usa alla Santa Clara University e aver vissuto a Londra e a Singapore.

Premiato due mesi fa da Romano Prodi come uno dei 10 migliori innovatori under 35 d’Italia per aver inventato il DbGLOVE, un guanto che consente ai sordociechi di comunicare grazie a particolari sensori e che gli ha fruttato riconoscimenti anche a livello internazionale, sta per lanciare una nuova impresa basata su tecnologie per la cura di problemi alla vista.

Non riesco a stare senza fare niente in qualsiasi situazione – quasi si scusa – La mia coinquilina si lamenta perché sostiene che non mi vede mai“.

Nella vita ha avuto fortuna (“ho incontrato un socio, Gianluca Lattanzi, che mi ha sempre sostenuto con grande dedizione“), ma ha saputo anche sfruttare le occasioni che gli si presentavano.

Come nel 2008, quando ha partecipato al bando Principi Attivi della Regione Puglia vincendo un grant da 25.000 euro grazie al quale ha potuto fondare Qiris.

Senza quel piccolo budget non avrei mai potuto confrontarmi concretamente con il fare impresa… Però poi ho capito che le risorse sono importanti sì ma non bastano, servono anche le competenze“. E così è volato negli Usa dando una svolta alla sua vita e alla sua carriera.

“Voglio essere un imprenditore diverso, attento al sociale”.

Negli Stati Uniti ha scoperto un modo diverso di fare l’imprenditore rispetto a quello che ha imperato in Italia negli ultimi vent’anni (“si può fare impresa anche essendo attenti al sociale, imprenditori non sono solo Berlusconi o Briatore“). Ed è a quel modello che oggi si ispira.

Ma anche l’essersi dedicato in precedenza alla ricerca studiando l’interfaccia tra cervello umano e computer è un’esperienza che gli ha insegnato molto e che ha messo a frutto nel fondare nuove imprese.

Sull’attuale situazione italiana è moderatamente ottimista: “c’è maggiore apertura verso l’innovazione“, dice.

Però vede urgente e necessario intraprendere una nuova fase.

I finanziamenti distribuiti un po’ a pioggia “hanno avuto il merito di stimolare l’ecosistema e far capire che fare impresa è possibile. Ma ora serve sostenere chi ha già avviato un percorso, creando dinamiche di collaborazione tra piccole realtà e di aggregazione tra soggetti diversi“.

Creare sinergie. Lui ci sta provando con partner d’eccezione come Google, Ericsson e Intel per la produzione del DbGLOVE.

Per le startup l’ecosistema più stimolante a livello internazionale è la Germania.

Ma qual è a suo giudizio l’ecosistema più stimolante oggi per la creazione di nuove imprese?

Senz’altro la Germania, perché sta facendo politiche che incentivano molto le startup, ma anche per la presenza di forti investitori internazionali con interesse anche nel sociale. Ci sono poi Centri di Ricerca di assoluta eccellenza sulle tecnologie che stanno fornendo know how alle imprese. Senza contare che la qualità della vita è molto alta“.

E gli Stati Uniti?

La Silicon Valley sta soffrendo per l’eccessiva presenza di startup tecnologiche e inoltre gli investimenti sono a volte stratosferici rispetto al reale valore delle imprese. Per la presenza di capitale finanziario è estremanente interessante Londra, ma la qualità della vita è pessima“.

Annamaria Vicini
Annamaria Vicini
Giornalista pubblicista ho collaborato con quotidiani nazionali (L'Unità, Corriere della Sera, Il Giorno) e, dopo essermi trasferita da Milano in Brianza, con testate a carattere locale. Fulminata sulla via del web, sono passata nel 2001 a dirigere un sito Internet e una tivù a circuito chiuso nell'ambito della Grande Distribuzione. Ho realizzato house organ aziendali e mi sono occupata di Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni. Attualmente lavoro come free-lance e sono Digital Champion di Merate (Lc).

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