Lercio.it è nato dal gruppo della “Palestra” di Daniele Luttazzi.
Superpremiato lo scorso anno da Macchianera Italia Awards (primo premio per miglior sito e miglior battuta, secondo per miglior sito di satira e terzo per miglior community), Lercio vanta 355.000 like su Facebook.
Abbiamo cercato di scoprire qual è il segreto di questo fenomeno che coinvolge soprattutto i giovani (l’utente tipo è un maschio sui 30-35 anni, residente al Centro-Nord, grande utilizzatore di Internet e social network), intervistando uno degli autori Stefano Pisani.
Innanzitutto, come è nato Lercio?
“Ci siamo conosciuti tramite la Palestra di Daniele Luttazzi (una rubrica in cui il lettore trasformava in satira i titoli dei giornali, ndr.). Quando nel 2010 è stata chiusa, ci siamo cercati su Facebook e sul blog Acido lattico e abbiamo iniziato a pensare a un sito che fosse un po’ la parodia di Leggo.it. E’ cominciato così, un po’per scherzo… Poi nel 2012, grazie soprattutto a Michele Incollu, è nato Lercio.it. Il salto, per quanto riguarda la notorietà del sito, c’è stato quando un articolo che titolava “Errore nel sistema operativo, Radio Maria passa i Megadeth” è stato preso sul serio e rilanciato sul magazine di un importante quotidiano. Molti ci hanno creduto e hanno condiviso la notizia ”.
Una redazione giovane e (quasi) completamente maschile.
Come è composta attualmente la redazione?
“Oggi la redazione di Lercio.it è composta da una quarantina di autori, età media sui 30 anni, prevalentemente maschi (c’è solo una donna). Io sono l’unico giornalista, gli altri per vivere fanno i mestieri più disparati. Non c’è un Direttore, ma un gruppo di coordinamento costituito da 5 membri che, casualmente o forse no, sono i più anziani d’età. A differenza di Spinoza.it, la nostra redazione è un gruppo chiuso. Questo perché abbiamo fatto fatica a trovare un equilibrio tra di noi e non vogliamo rischiare di romperlo”.
Sui limiti della satira non c’è una posizione comune tra gli autori di Lercio.it
A quattro mesi di distanza dall’assalto terroristico a Charlie Hebdo, due giorni fa l’assalto in Texas da parte di due uomini armati durante un evento che prevedeva una mostra di vignette raffiguranti il profeta Maometto.
Oggi il Pen Club, una tra le più prestigiose associazioni internazionali di letterati, assegna un premio “al coraggio” a Charlie Hebdo, premio peraltro contestato da diversi autori della stessa associazione.
Tornano così di attualità domande che pensavamo di avere ormai archiviato: la satira deve avere dei limiti? ci sono argomenti tabù che non possono essere toccati?
“I limiti sono quelli imposti dalla legge, dal buon senso e dalla sensibilità del singolo autore. Cerchiamo di evitare anche la presa in giro di persone fragili e indifese. Ma in redazione non abbiamo una posizione comune. A distanza di mesi stiamo ancora discutendo su un articolo che ironizzava sulla morte del fratello di Mango, ucciso da un infarto proprio mentre si trovava nella camera ardente del cantante”.
Expo è in questi giorni uno dei trendings topic di Lercio giornale.
In questi giorni – e lo sarà ancora per un po’- uno dei trendings topic di Lercio.it è l’Expo.
Padiglione Italia, ragazzi sottopagati emigrano in quello tedesco, Padiglione della Russia invade quello dell’Ucraina, Operai Expo si fanno prendere la mano e completano anche la Salerno-Reggio Calabria, sono alcuni dei titoli che campeggiano in Home Page insieme a un altro che fa riferimento allo sciopero odierno del settore scuola (Tagli alla scuola: via i professori, alunni insegneranno a turno).
E’ abbastanza evidente che l’attualità vi fornisce molti spunti. Ma c’è qualcos’altro che vi ispira?
“La satira è anche frutto dell’indignazione. Poi ognuno di noi ha, come dire, dei propri furori: il mio per esempio è Tea Falco, lei è la mia migliore ispiratrice. Da matematico di formazione sono anche insofferente alle contraddizioni”.
Per gli affezionati del sito, ma anche per chi volesse cominciare a conoscerlo, Rizzoli ha pubblicato il libro Un anno Lercio. Il 2014 come non l’avete mai letto che contiene gli articoli pubblicati lo scorso anno oltre a diversi inediti.